L’economia toscana rappresenta un pilastro fondamentale nel panorama economico italiano, sostenuta da settori chiave come l’agricoltura, l’industria manifatturiera e il turismo. Dopo il Covid la crescita economica della Toscana ha avuto un rallentamento e anche la produzione industriale ha subito un calo. Da un lato, a causa delle tensioni geopolitiche è sempre meno la fiducia delle famiglie e ciò porta soprattutto ad un aumento dei costi delle materie prime energetiche. Dall’altro, l’accelerazione della discesa dei tassi di interesse è un incentivo alla crescita economica.
Un’analisi dell’economia della Toscana aggiornata al 2024
L’importanza dell’economica Toscana nel contesto italiano
La Toscana è una regione fondamentale per l’economia Toscana. In particolare, l’economia Toscana si concentra nel settore dei servizi, industria e agricoltura. Anche il settore terziario contribuisce alla crescita economica della Toscana dopo l’attività industriale.
Economia toscana: situazione attuale
Secondo l’Irpet, riguardo le previsioni sull’anno 2024-2025, la crescita del PIL toscano è del +0,8%, in linea con l’andamento nazionale ma caratterizzata da estrema incertezza causata dall’aumento dei costi delle materie prime energetiche e la sfiducia delle famiglie e delle imprese.
La produzione industriale subisce un calo inferiore alla media (-3,4%, contro il -2,5% a livello nazionale) a causa della scarsa domanda, sia a livello internazionale che nazionale, e dei costi elevati dell’energia. Restano invece positive, anche se rallentano, le esportazioni: dal +8,9% del primo trimestre sono passate ad un +1,6% nel terzo (+3,9% la media, contro il -2% nazionale).
I principali settori economici della Toscana
La struttura produttiva della regione è omogenea e organica su agricoltura, industria e turismo. Poggia sull’impresa medio-piccola e media e si basa su investimenti consentiti da capitali soprattutto di origine locale.
Ecco i fattori che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo della regione:
- Ricchezza mineraria
- Comuni medievali, signorie, ducati e granducati.
- Estensione delle colline
- Aree del Nord industrializzate e paragonate all’Italia settentrionale
- L’agricoltura, che ha sempre avuto grande importanza
- Le industrie manifatturiere, di origine artigianale, destinate alla produzione di beni di consumo. Diffusione alquanto ampia ha il settore tessile.
- Aziende di cuio, pelli e attività artigianali
- Il turismo, determinante nell’economia della Toscana mette la regione ai primi posti su scala nazionale grazie all’arte e alle località balneari
- Gli agriturismi
- Le vie di comunicazione
Disoccupazione e mercato del lavoro
Secondo il rapporto Istat ad aprile 2024, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e rimangono sostanzialmente stabili gli inattivi.
L’occupazione cresce (+0,4%, pari a +84mila unità) per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni, che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,0%, pari a -55mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d’età tranne per i 15-24enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 6,9% (-0,2 punti), quello giovanile rimane invariato al 20,2%.
La stabilità del numero di inattivi è sintesi dell’aumento registrato tra gli uomini e i 25-34enni e della diminuzione osservata tra le donne e le altre classi d’età. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33,0%.
I dati dell’anno 2024 rispetto a quelli del 2023
Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2024 con quello precedente (novembre 2023-gennaio 2024), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 136mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -44mila unità) e degli inattivi (-0,2%, pari a -19mila unità).
Il numero di occupati ad aprile 2024 supera quello di aprile 2023 del 2,2% (+516mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 1,1 punti percentuali. Rispetto ad aprile 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -236mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -166mila).
Sfide e opportunità future dell’economia in Toscana
L’economia Toscana è stata fortemente colpita dalla crisi pandemica. In questo panorama definire le priorità di sviluppo del territorio e definire un piano di investimenti strategici è indispensabile, attraverso il Recovery Fund e Fondi Europei 2021-2027.
Confindustria Toscana, insieme a tutte le Associazioni territoriali, ha commissionato all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa una ricerca per tracciare un quadro analitico della situazione economica della regione e offrire elementi utili a orientare le scelte da compiere nei prossimi mesi.
La sfida è creare una nuova fase di crescita e benessere diffusi, una forma di sviluppo sostenibile che lo studio definisce Green New Deal toscano, ispirandosi ai principi dell’Agenda 2030 dell’ONU, in cui l’attenzione all’innovazione, all’economia circolare, all’attrattività della Toscana, come regione d’Europa, sia accompagnata a un processo di crescita delle imprese, dell’occupazione, della qualità della vita e dell’equità.
Dal mercato del lavoro provengono importanti segnali come dal settore turistico e dalle esportazioni. In questo quadro emerge la riduzione del potere d’acquisto dei salari.
L’economia toscana sta attraversando un periodo di incertezza, ma con strategie adeguate e investimenti mirati, ha il potenziale per riprendersi e crescere in modo sostenibile. La combinazione di settori tradizionali e innovativi, supportata da politiche regionali e fondi europei, sarà fondamentale per il futuro della regione.
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