L’Isola di Montecristo, ad ovest dell’Isola del Giglio e del Monte Argentario e con una superficie di 10,4 chilometri quadrati interamente montuosa, è parte del Comune di Portoferraio, Livorno.
Interamente ricoperta dalla macchia mediterranea, nell’Isola di Montecristo è possibile godere di un piacevole clima mite, con inverni non particolarmente freddi ed estati calde. Il punto più alto dell’isola è il Monte della Fortezza, così denominato per via della presenza della Fortezza di Montecristo, la cui cima supera i 600 metri di altezza. È possibile approdare all’isola solo da Cala Maestra.
Un gioiello della natura sospeso tra le nuvole
L’Isola di Montecristo è la più solitaria e selvaggia tra le isole toscane. Qui vive solo la famiglia del custode che nel mese estivo è raggiunta da qualche agente del Corpo forestale. Il territorio selvaggio dell’isola e il mare cristallino, rendono il paesaggio suggestivo.
L’Isola di Montecristo tra storia e leggenda
Secondo una nota leggenda, nel V secolo d.C. il vescovo di Palermo San Mamiliano per fuggire dai Vandali che avevano conquistato la Sardegna, avrebbe trovato rifugio sull’isola. Qui edificò l’omonimo monastero, il quale nel tempo subì due grandi devastazioni per opera dei saraceni e fu espugnato dal corsaro ottomano Dragut. Da allora l’isola rimase disabitata, fino a quando nel 1814, Napoleone Bonaparte vi inviò un presidio militare.
Negli anni furono diversi i tentativi di colonizzazione di Montecristo. Dal 1874 al 1884 l’isola divenne colonia penale agricola. Nel 1889 il Demanio di Livorno concesse in affitto l’isola al marchese fiorentino Carlo Ginori Lisci, e il territorio venne trasformato in una riserva di caccia personale.
Durante la Seconda guerra mondiale fu una postazione militare dell’Asse. Nel 1971 l’Isola di Montecristo venne dichiarata Riserva Naturale dello Stato ed inclusa nella Rete europea delle Riserve Biogenetiche del Consiglio d’Europa. Circa 10 anni più tardi venne istituita una zona di tutela biologica delle coste. Oggi sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea, fa parte, con Capraia, Gorgona, Pianosa, Giglio, Elba e Giannutri, del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, esteso oltre 16.856 ettari a terra e 56.766 a mare.
Il luogo sacro della grotta di San Mamiliano
La grotta di San Mamiliano è un luogo sacro. Secondo la devozione popolare la Grotta fu dimora del santo eremita Mamiliano il quale facendosi scudo della croce, avrebbe ucciso un drago, simbolo del paganesimo. All’interno di questa grotta sono custoditi numerosi ex voto che rappresentano la testimonianza del passaggio di pellegrini e marinai.
La zona di tutela marina
La zona di tutela marina si estende in una fascia di mare larga un Km. Protegge la vita delle specie marine. Il fondale marino, formato da pareti verticali che sprofondano rapidamente, è caratterizzato da una fauna e una flora multicolori, molte specie di posidonia, anemoni marini, gorgonie, coralli, il pesce luna, cernie, saraghi, orate, ricciole, pesce dentice. Di tanto in tanto qui viene avvistata la Foca Monaca, una specie a rischio di estinzione. Sono presenti anche specie come il delfino, il tursiope, la balenottera, il capodoglio, lo zifio, il grampo, il globicefalo, la striata.
Sull’isola sono presenti anche specie autoctone come il Discoglosso Sardo, la vipera di Montecristo, la capra di Montecristo, la Chiocciola di Montecristo, lo Scorpione di Montecristo.
È possibile visitare l’Isola di Montecristo?
Sull’Isola di Montecristo non è possibile pernottare e neppure pescare. È vietata la balneazione, sono proibite le immersioni subacquee e la navigazione dentro la zona di tutela marina. È possibile visitare l’isola con un permesso del Corpo Forestale di Follonica. Va specificato, però, che l’isola può sopportare la visita di 1000 turisti l’anno per via del suo delicatissimo ecosistema terrestre e marino. L’unico punto di approdo è Cala Maestra ma qui non è possibile calare l’ancora, si può solo attraccare al gavitello o al molo e il traghetto deve arrivare perpendicolarmente alla costa. È possibile transitare entro 3 miglia marine.
L’isola di Montecristo è un esempio di come sia possibile tutelare il paesaggio terrestre e marino garantendo la sopravvivenza dell’ecosistema grazie ad una limitata presenza dell’uomo.
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